La Procura Generale presso la Corte di Cassazione ha rimesso alle Sezioni Unite della Suprema Corte la questione sulla prededucibilità del compenso professionale maturato in funzione dell’ammissione del debitore al concordato preventivo. Nello specifico, la questione posta all’attenzione della Corte è stata la seguente: “si tratta di stabilire se il credito avente ad oggetto un compenso professionale maturato in funzione della ammissione del debitore al concordato preventivo possa essere collocato in prededuzione nel successivo fallimento solo a condizione che il concordato preventivo sia stato inizialmente aperto o, se, al contrario, la predetta collocazione possa essere riconosciuta anche in ipotesi di inammissibilità “originaria” del ricorso ex art 162 l.fall ovvero (come nella specie) di rinuncia alla domanda”. Per approfondimenti: http://www.froglabdev.it/crisi/pdf/concordato-preventivo-prededucibilita-dei-crediti-compenso-professionale/